I personaggi della storia di Castellabate

San Costabile Gentilcore, patrono di Castellabate e unico Santo cilentano. Fu lui, IV abate di Cava de Tirreni, a cominciare la costruzione del Castello il 10 ottobre 1123 sul Colle dell’Angelo; dopo la sua morte, la popolazione cominciò a chiamare la fortezza “Castello dello Abate”, da cui il toponimo Castellabate.

 

 

Beato Simeone, V abate di Cava e continuatore dell’opera del suo predecessore. Il busto in Cattedrale, accanto a quello di Santa Irene copatrona di Castellabate, lo ritrae con pergamena e spighe di grano; fu lui infatti l’autore della riforma agraria, chiave dello sviluppo di Castellabate dopo il 1100.

 

 

Ruggero Leoncavallo (1857-1919) musicista e compositore, autore de I Pagliacci, trascorse a Castellabate la sua infanzia, nei pressi di Porta Cavalieri; alla madre del giovane Ruggero fu consigliato di dimorare in un luogo dal clima salubre, per curare la sua cagionevole salute. Qual migliore testimonianza di unicità del clima?

 

 

Francesco Matarazzo (1854-1937) il creatore del più grande impero economico in sud america e simbolo del processo di emigrazione in Brasile, nacque a Castellabate, e qui visse fino ai 26 anni.

 

 

Gioacchino Murat — Re di Napoli nel breve divenire del “decennio francese” risiede a Castellabate la notte tra l’11 ed il 12 novembre 1811, mentre era in visita ai possedimenti del Regno. La famiglia Perrotti conserva intatta la camera che lo ospitò.